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Egitto, udienza anticipata per Patrick Zaki. Amnesty spera nella sua liberazione

BOLOGNA – Comincia a nascere un filo di speranza per la sorte di Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell'Alma Mater di Bologna incarcerato dai primi di febbraio nel suo Paese per propaganda sovversiva: rischia fino a 25 anni di carcere. Poche ore dopo la scarcerazione dei tre dirigenti dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani Eipr, la stessa ong ha segnalato a sorpresa che si terrà già domani – e non a gennaio – una nuova udienza sulla custodia cautelare in carcere del giovane.
"Speriamo che l'udienza di domani produrrà la buona notizia e tutti i nostri colleghi dell'Eipr saranno con i loro cari", ha twittato l'ong, e lo stesso auspicio arriva dalla vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein: "Ci aspettiamo accada già domani" la sua scarcerazione. Giovedì c'era stato il rilascio del direttore esecutivo della stessa 'Iniziativa egiziana per i diritti personali' (Eipr) Gasser Abdel Razek, di quello per la Giustizia penale Karim Ennarah e del responsabile amministrativo Mohamed Basheer, arrestati tra il 15 e il 19 novembre con l'accusa di sostegno ad "un'organizzazione terrorista", come è considerata in Egitto la Fratellanza musulmana.
Il rilascio, che media ufficiali egiziani spiegano con una regolarizzazione dell'ong sul fronte di finanziamenti, aveva fatto seguito a pressioni internazionali che avevano coinvolto Onu, Usa (presidente eletto Joe Biden incluso), Ue e vari Paesi europei, con l'Italia impegnata a trainare altri attraverso vari passi diplomatici e iniziative. In favore di Gasser e i suoi colleghi si erano esposti anche attori e star di Hollywood come Emma Thompson, Joseph Fiennes e Scarlett Johansson, quest'ultima parlando anche di Patrick. "Ci associamo all'auspicio espresso dalla Ong con cui Patrick ha collaborato: che finisca in questa udienza il calvario che sta attraversando da dieci mesi ormai. Speriamo davvero che alla scarcerazione dei tre dirigenti di Eipr segua presto anche quella di Patrick", ha detto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando l'annuncio odierno che apre alla speranza di una fine della dura carcerazione che vede il giovane dormire da mesi per terra senza materasso.Original Article

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